Domanda:
velocità e prassi barocca?
amataimmortale C LIBERI TUTTI !
2008-06-23 10:45:15 UTC
ciao a tutti!
in relazione a degli ascolti recenti che ho avuto, mi pongo delle domande...
premesso che:

- l'ex GRANDE Bruto Ughi sostiene che la prassi barocca di oggi sacrifichi il suono cantabile della scuola violinistica di ieri e che molti, come lui, attaccano i nuovi pionieri dell'approccio filologico...

- io invece mi gaso quando sento le corde di budello e quindi vado a cercare nuove interpretazioni della musica del passato, eseguita con lo stile dell'altro ieri ... o per lo meno contaminata da quel filone...


-mi ricordo della primissima versione delle stagioni di vivaldi registrata dal giardino armonico con un'estate quasi heavy metal e che ha tracciato la strada per quelle a venire...

- poi trovo sul "tubo" un bel doppio di bach suonato da Manze-Podger...ed è fantastico, c'è aria, c'è vita, c'è ritmo, c'è tutto...noto che l'esecuzione è un pochino più veloce delle antiche registrazioni di Menuhin-Oistrakh...
http://it.youtube.com/watch?v=k1vEAsJpZ_
Tre risposte:
giovannicarlo
2008-06-24 04:00:53 UTC
Ciao Erda....dal tuo bellissimo quesito, e dalle risposte, mi propongo di apprendere molto, poiché é chiaramente per professionisti e non per semplici appassionati.

Ho peró vissuto in modo epocale il passaggio dall'esecuzione romanticheggiante ad una prassi piú filologica, attraverso quel periodo di vero furore per gli strumenti e le accordature d'epoca che negli anni '70 inizió soprattutto con Harnoncourt e poi vide comparire, olandesi ed inglesi su tutti, Gardiner e Pinnock, Koopman e Hogwood, Schöder, Brüggen, Preston e Leonhardt e tanti altri. Ricordo il Magnificat bachiano diretto ancora da Leitner (quasi 40 minuti), poi da Karl Richter, che ascoltai anche dal vivo, che lo riduceva a 30 minuti ed era molto piu intenso, e poi via via accelerando fino ad Andrew Parrott (25 minuti), che per me va oltre quelle che potevano essere le possibilitá esecutive dell'epoca, anche considerando che queste opere dovevano pur essere cantate in chiesa e di solito non da professionisti. Lo stesso vale per molte cantate e non solo bachiane, dove non di rado una eccessiva velocitá fa perdere buona parte dell'emozione.

All'estremo opposto non posso non ricordare la Matthäus Passion con Klemperer, lenta, intensissima, comunque testimonianza irripetibile del passato.

Restando sulle composizioni solo strumentali ho avvertito un progressivo incremento della velocitá esecutiva, ma con meno differenza tra un tempo e l'altro, gli adagi divengono andanti: nel doppio di Bach, che adoro (deciso, il secondo tempo lo voglio al mio funerale) Menuhin e Ferras sono lenti e intensissimi, Jaap Schöder piú veloce ma mi emoziona di meno, quella del "tubo" che proponi mi pare una bella e giusta via di mezzo.

Ho lo stesso ricordo del "vissuto" musicale passando dal Vivaldi pre-filologico alle edizioni anni '80 e successive.

Di Grumiaux ho le incisioni mozartiane con la Haskil, e credo che lí sia difficile non lodare l'aurea coppietta.

In conclusione potremmo filosofeggiare e dire che il ritorno alla prassi barocca é un ritorno all'equilibrio (neo)classico sconvolto dal turbine sentimental-romantico, all'olimpico-apollineo occultando almeno un pochino quel tanto di dionisiaco che abbiamo in noi.

Prendi questo contributo come semplici considerazioni dilettantesche, che altro non sono, e a risentirci.
cibiribikodak
2008-06-23 22:28:51 UTC
dunque, nel barocco i tempi veloci non erano poi così veloci e i tempi lenti non erano poi così lenti. quindi se è staccato a un tempo sparatissimo di solito molto filologico non è. io non sono una grande maniaca della filologia, anche se certe cose le apprezzo e diciamo cerco anche io suonando di mantenere uno stile boh coerente con ciò che suono, quindi per esempio su vivaldi non vibro come una disperata e non striscio come una gatta smiagolante (anche perchè a parte la filologia, il pezzo a mio gusto non è proprio adatto a certe cose e lo preferisco invece più così).

detto ciò, manze non mi dispiace, ma a volte esagera. in quel doppio di bach per esempio..diosanto.. tutto in prima..non vibra una nota..insomma forse è un po' troppo. hai mai sentoto le sue sonate per vl e bc di bach? sono due palle così povero Manze mi dispiace pure ma sono ..sfilacciate, sospese, non so poco presenti. poi vai a sentirti grumiaux e dici ah ecco che figata.

ancora, hai mai sentito il trillo del diavolo di manze? non si può sentire manco quello!

non commento niente su ugo ughi, che l'ultima volta che l'ho sentito nel suo programmino ha detto qualcosa come "eeeh ma la musica contemporanea [suppongo dai primi del 900 in poi] non ha niente di bello da dire, non è bella come quella di prima". quindi è da un pezzo che non ascolto più le opinioni di quest'uomo.



per la tua domanda su come mi paice il metronomo sulle cose barocche, beh insomma su certi allegri (correnti e palle varie) in realtà mi piace andare un po' spedita, chiaro non al punto di pasticciare il senso di quel che suono



e aggiungo che manze nel doppio cmq mi piace, il problema è che per suoanre tutto così senza vibrare un'ostia devi avere un suono della madonna.

inoltre non so se te ne sei accorto che sono accordati tipo mezzo tono sotto, come il dio barocco chiede



e aggiungo anche che kennedy è fuori a fare bach a quella velocità, a me non piace

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largo uso del vibrato nel barocco? sisi passa link grazie

ma povero grumy sei senza cuore. su mozart per me è perfetto e pure in bach altrochè evviva gino grumiaux (come si chiamerà? boh chi si ricorda)



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beh si il link alla fin fine conferma che il vibrato era un abbellimento non una sverniciata da dare su tutto come si fa ora, almeno in generale, se poi geminiani auspicava di usalro più spesso possibile beh buon per lui, nella prassi credo che l'uso fosse cmq moooolto ridotto
blinky
2008-06-24 11:21:51 UTC
Non ho la preparazione per poter giudicare se quelle esecuzioni veloci, mi riferisco in particolare al bwv1041 e al concerto brandemburghese, siano fedeli alla concezione barocca. Ne tantomeno ho la competenza degli altri due answerini che mi hanno preceduto. Posso dare un giudizio di mero gusto personale però, avendo un riscontro con altri ascolti dei due brani, che sono tra i miei preferiti di Bach: a me non piacciono eseguiti così. sopratutto il bwv1041 secondo me è massacrato. Si perdono dettagli con tutta quella frenesia. Riguardo a quello eseguito da Manze, è la prima volta che lo ascolto...ma non mi sembra soffra della stessa sindrome da ballo di san vito...


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