allora.
è vero che le note non sono infinite, però in un brano musicale non esistono solo le note e basta: (come diceva giustamente silvia_marx qua su) esse hanno un certo valore, una certa durata, possono essere terzinate o meno (ad esempio), il brano in generale poi ha un certo bpm, una certa metrica...è molto più complesso di come si pensa ed entrano in gioco molti più fattori di semplici altezze di note...la combinazione di tutto ciò, in effetti, può dare luogo a quasi infinite combinazioni....non è solo questione di combinare insieme le STESSE NOTE, ma devi vedere COME lo si fa, che valori avranno etc., e ti garantisco che cambia molto.
parlando, invece, di plagi, ti confermo che è possibile incappare in cloni involontari...ti faccio un esempio pratico:
dove lavoro ascoltiamo spesso la radio per lavoro..quindi ci capita spesso d'incappare nello stesso brano mille volte (anche se la radio che ascoltiamo, "città futura", non è neanche commerciale)...premettendo che io scrivo musica, in quella settimana avevo ascoltato minimo circa 5 volte un brano di Feist, poi una sera tornando a casa mi sentivo molto ispirata, così mi è venuta una melodia in testa e l'ho subito registrata sul cellulare...ero felicissima, come sempre mi sento quando sento che è nata una canzone...insomma, per fartela breve, quella sera ho completato la canzone, ma il giorno dopo risentendo il brano di feist mi sono accorta che era mooooolto simile, ci sono rimasta di cacca veramente, e, con la coda fra le gambe mi sono messa al pianoforte e ho cambiato (meccanicamente, purtroppo) alcuni intervalli (salti tra una nota e l'altra) e alcune figurazioni ritmiche (non so farti esempi così), poi spostando di molto la tonalità e con un arrangiamento totalmente diverso da quello di feist, la canzone non somigliava più, e anche se non è la mia preferita è comunque in repertorio.
se si ha orecchio, fondamentale per questo lavoro, è facile che ti si fissino in testa melodie che poi ritornano quando sei tu a creare, senza nemmeno accorgersene!!!
(chi plagia forse, -magari, si spera- è solo pigro e vuole saltare la parte difficile del "rimmeterci mano in modo matematicoso").
ora provo a farci caso, e quando mi accorgo che è riaccaduta una cosa del genere, basta ricorrere alla matematica...(che, per ironia, ho sempre odiato).
spero d'averti illuminato...