Domanda:
Potranno mai i compositori "finire" le note?
sassandro
2007-05-12 00:15:57 UTC
Spero che tra di voi ci sia qualcuno che puo' dirmi se teoricamente possiamo avere un numero infinito o finito di melodie-armonie.
Non c'è il rischio che specie nella musica leggera si tenda a ripetere gli stessi giri armonici e ad incappare in cloni involontari?
Grazie
Undici risposte:
sarettinas
2007-05-12 00:36:21 UTC
Direi proprio di no. Se prendiamo la scala cromatica da DO a SI, le note si possono disporre in 476.001.600 serie diverse di suoni senza che una sola nota venga ripetuta. Se aggiungiamo il DO successivo (scala di un ottava completa), le note diventano 13 e si possono disporre in 6.227.020.800 serie diverse di suoni senza che una nota venga ripetuta. Considerando che in una composizione si ripete più volte la stessa nota e tutti gli elementi che rendono diversa una composizione dall'altra (il ritmo, la durata delle note etc etc) ci possiamo rendere conto che la musica è infinita.
re_wolver
2007-05-12 00:22:45 UTC
no, l'estro nn può nn sconfinare....

nn è una limitazione ...



è come per i numeri e le lettere, le combinazioni che si possono ottenere sono infinite :)
2007-05-12 00:33:02 UTC
c'è da considerare che oltre alle combinazioni tra le 7 note, ci sono sempre i tempi, le crome, le biscrome, i punti, i valori, le tonalità, i timbri...quindi è difficile che finisca presto---
2016-05-21 05:54:13 UTC
Io sono una tromba....!!! ( Sorry...)
maximissi
2007-05-15 01:02:33 UTC
Si, c'è il rischio, come è già successo varie volte, che una "nuova" melodia o passaggio armonico ricordi, faccia pensare a qualcos'altro...Ma penso che la musica composta senza troppi pensieri e ragionamenti, la musica composta col cuore, come i più grandi compositori del passato, non potrà mai dirsi conclusa o divenire qualcosa di già sentito...

"La musica non morrà mai, i suoi fautori si!"
peppermint patty
2007-05-13 05:01:33 UTC
allora.



è vero che le note non sono infinite, però in un brano musicale non esistono solo le note e basta: (come diceva giustamente silvia_marx qua su) esse hanno un certo valore, una certa durata, possono essere terzinate o meno (ad esempio), il brano in generale poi ha un certo bpm, una certa metrica...è molto più complesso di come si pensa ed entrano in gioco molti più fattori di semplici altezze di note...la combinazione di tutto ciò, in effetti, può dare luogo a quasi infinite combinazioni....non è solo questione di combinare insieme le STESSE NOTE, ma devi vedere COME lo si fa, che valori avranno etc., e ti garantisco che cambia molto.



parlando, invece, di plagi, ti confermo che è possibile incappare in cloni involontari...ti faccio un esempio pratico:

dove lavoro ascoltiamo spesso la radio per lavoro..quindi ci capita spesso d'incappare nello stesso brano mille volte (anche se la radio che ascoltiamo, "città futura", non è neanche commerciale)...premettendo che io scrivo musica, in quella settimana avevo ascoltato minimo circa 5 volte un brano di Feist, poi una sera tornando a casa mi sentivo molto ispirata, così mi è venuta una melodia in testa e l'ho subito registrata sul cellulare...ero felicissima, come sempre mi sento quando sento che è nata una canzone...insomma, per fartela breve, quella sera ho completato la canzone, ma il giorno dopo risentendo il brano di feist mi sono accorta che era mooooolto simile, ci sono rimasta di cacca veramente, e, con la coda fra le gambe mi sono messa al pianoforte e ho cambiato (meccanicamente, purtroppo) alcuni intervalli (salti tra una nota e l'altra) e alcune figurazioni ritmiche (non so farti esempi così), poi spostando di molto la tonalità e con un arrangiamento totalmente diverso da quello di feist, la canzone non somigliava più, e anche se non è la mia preferita è comunque in repertorio.

se si ha orecchio, fondamentale per questo lavoro, è facile che ti si fissino in testa melodie che poi ritornano quando sei tu a creare, senza nemmeno accorgersene!!!

(chi plagia forse, -magari, si spera- è solo pigro e vuole saltare la parte difficile del "rimmeterci mano in modo matematicoso").



ora provo a farci caso, e quando mi accorgo che è riaccaduta una cosa del genere, basta ricorrere alla matematica...(che, per ironia, ho sempre odiato).



spero d'averti illuminato...
2007-05-12 00:41:06 UTC
Le combinazioni armoniche sono infinite, a volte si assomigliano, ma se non sono copiate e le analizzi bene sono tutte diverse.ovviamente, soprattutto nella "leggera" chi compone in un certo modo cercherà di fare tutto alla stessa maniera, ma questo serve anche per creare un proprio stile ed essere subito riconosciuti.Anche nella "classica" è facile riconoscere un brano di Beethoven uno di Bach od una composizione di Vivaldi.
2007-05-12 00:27:55 UTC
sono una musicista e io per prima mi impegnerò al massimo perchè questo nn accada
Sogno_o_son_desta?
2007-05-12 00:29:54 UTC
Il rischio c'è eccome, e si sta già verificando: da una canzone riuscita scaturiscono decine di cloni, che hanno successo solo per il volto celebre del cantante.

Teoricamente, essendo finito il numero di note, dovrebbe esserci un numero finito di melodie e armonie, ma secondo me non finiremo mai di creare qualcosa di novo (e, magari, diverso)...
2007-05-12 00:25:45 UTC
Corrono lo stesso rischio che corriamo noi di non aver più nulla da dire. Il giorno che gli uomini non avranno più parole, non esisteranno più neanche le note, perché non ci sarà più niente da comunicare.
Vanishing Yeeshaval
2007-05-12 00:33:48 UTC
Secondo me, no.....la varietà non è data solo dalle combinazioni, che sono infinite, ma anche dal tempo (musicale) e dai ritmi...



Ed in ogni caso...perchè il rischio si corre con la musica leggera e con la classica no?

Eppure sono state scritte innumerevoli opere e sinfonie..


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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