Come pianista, ti posso dare questa risposta certa certa =):
le alterazioni (diesis e bemolle) possono essere permanenti o momentanee.
Sono permanenti quelle che, segnate all'inizio del brano, tra la chiave e il tempo, indicano che le note alle quali esse corrispondono devono essere alterate per tutta le durata del pezzo.
Sono alterazioni momentanee quelle che, segnate improvvisamente durante il brano vicino alle note, le alterano momentaneamente e la loro validità termina con la fine di quella battuta.
Insomma, è superfluo mettere un bequadro per annullare l'alterazione momentanea, infatti la battuta stessa annulla l'alterazione apparsa imprvvisamente durante il pezzo.
ESEMPIO: stai suonando un brano in Do maggiore (senza alterazioni quindi) e durante il brano appare un diesis accanto ad un FA. A partire da questa nota alterata fino alla fine della battuta in cui è apparsa l'alterazione, tutti i FA dovranno essere diesati.
Se invece si vuole che l'alterazione abbia una durata minore, si mette un bequadro accanto al FA.
Per esempio in un pezzo in Do maggiore c'è una battuta così:
|DO FA FA# MI FA DO FA SI|
A partite dalla terza nota (quindi dal secondo FA) tutti gli altri FA che seguiranno saranno diesati; l'effetto sarà annullato a fine battuta (quindi dopo il SI);
Ecco qui un altro ESEMPIO di battuta:
|DO FA FA# FA SI FAbequadro DO FA RE|
In questo caso la terza e la quarta nota (quindi il secondo ed il terzo FA) saranno diesati, mentre a partire dal FA bequadro tutti gli altri FA che seguiranno saranno bequadri (salvo diversa indicazione momentanea). Ogni effetto improvviso (momentaneo) ha termine con la fine della battuta.
Questa regola dei diesis, vale anche per i bemolle.
Più o meno la stessa cosa è per i bequadri.
ESEMPIO:
Il brano è in Sol maggiore (FA# in chiave (quindi per tutta la durata del brano i FA sono diesati)) ed a un certo punto appare questa battuta:
|DO FA RE FAbequadro MI RE FA DO|
La seconda nota (il primo FA) è alterato (l'alterazione era già in chiave); il FA successivo passa allo stato naturale, ovvero perde l'alterazione visto che è accanto ad un bequadro; e da quel FAbequadro, tutti i FA successivi presenti in quella battuta saranno senza alterazione; i FA ritorneranno diesati dopo il DO, ossia alla fine di quella battuta e non ci sarà bisogno di mettere il simbolo del diesis (#).
Non mi sono spiegata molto bene, però spero che tu abbia capito.
Con gli esempi dovrebbe essere più facile da imparare =)