Beh innanzitutto complimenti per l'articolo, a volte anch'io cerco cose del genere ma questo m'era sfuggito, l'ho letto tutto d'un fiato.
Ho notato che si parte da un discorso tecnico, ma poi si va a finire sul filosofico, il che è ovvio quando ci si concentra su cose che la scienza spiega fino ad un certo punto: non a caso prima diciamo tutto ciò che sappiamo di certo, dopodichè il resto (ovvero "residuo", come dice l'articolo) è spiegabile solo attraverso la filosofia.
Bach è stato analizzato nota per nota: alcuni sono anche riusciti ad estrapolare la macroforma armonica di Bach, dicendo che istintivamente il genio di Eisenach ruotava sempre intorno alle stesse modulazioni e agli stessi giochi melodici. Beh può anche essere... tuttavia c'è quel residuo che mette in ginocchio ogni forma di discorso scientifico.
Imberty ha passato tutta la via a trovare relazioni "certe" (quindi scientifiche) fra la musica e l'emozione umana, ma nonostante gli sforzi e i risultati (comunque positivi, dopo una marea di test), alla fine dei vuoti sono rimasti... ed è forse quello il residuo di cui si parla.
Il famoso mistero dell'arte...
La verità è che si consoce poco del carattere di Bach, dalle partiture si evince che sia molto ordinato, dal numero di figli si evince che ami i piaceri della carne (eh beh...), dalla galera si evince che sia comunque uno che ci tiene a difendere le proprie idee... ma questo serve solo a farci capire che alla fine è un uomo come tanti, almeno finchè non impugna una penna e compone musica...
Bella la parte in cui chiede quale Dio gli abbia donato un talento così...
Riassumendo finora, su Bach o ci fermiamo ad analizzare la sua musica, o ci fermiamo ad analizzare la sua vita (il suo lato umano), non riusciamo comunque ad ottenere nulla che spieghi cosa sia esattamente l'emozione che nasce nell'ascolto e nell'esecuzione delle sue opere.
Ma credo sia meglio rinunciare, tanto delle cose sono inspiegabili.
Infine la tua domanda: cosa si deve sapere per comprendere Bach.
Secondo me devi innanzitutto saper suonare bene tecnicamente il tuo strumento... la sola idea che mentre suoni bach stai lì a pensare a come si devon muovere le dita è molto molto molto dannoso... la mano deve muoversi da sola e la testa deve pensare solo esclusivamente alla musica.
Poi devi conoscere Vivaldi, Buxtehude e tutti coloro che han fatto da "maestri" a Bach, giusto per capire meglio da dove derivi il suo istinto musicale.
Ancora poi devi tener presente che suonare Bach è come far sesso con una bella donna... sei combattuto fra l'istinto di godere come un matto fregandotene del resto o FAR godere chi ti ascolta mettendo dei limiti di contenimento a te stesso...
Non so se t'è mai capitato ma... a volte verrebbe voglia di suonare le musiche di Bach come fossero di Paganini... da romanticismo puro. Verrebbe voglia di lasciarsi trasportare, di piangere, ridere, saltare, andarsene con la testa... ma con Bach bisogna restar seri... e pensare innanzitutto a far sì che sia il pubblico a godere...
Oddio ci sarebbero tante altre cose ma è troppo lungo i ldiscorso.
Dai concludiamo dicendo solo che per comprendere Bach devi prima sapere un bel mucchio di cose sulla musica, perchè le sue musiche possono davvero risultare emozionanti all'ennesima potenza ed è un peccato sprecarle come fossero dei pezzettini orecchiabili.
Bye