Domanda:
Chi scrive vera musica contemporanea oggi?
?
2008-02-27 13:44:49 UTC
Chi scrive vera musica contemporanea oggi?
Quattordici risposte:
amataimmortale C LIBERI TUTTI !
2008-02-27 15:53:30 UTC
Ho già molti dubbi esistenziali, così me ne aggiungi un altro...



Per Anthos:

sei davvero sicura che sia più facile ascoltare bach o beethoven rispetto a musica più "contemporanea" e dissonante?

...sicura sicura?

il fascino di seguire chi va "contro corrente", con motivazioni concettuali spesso troppo difficili per il pubblico da comprendere (e quindi molto facili da seguire senza doverci capire niente) è spesso più attraente rispetto alle regole pedanti e salde di un "padre".



riflettiamoci... perchè io non sono tanto convinta che la Missa Solemnis di Beethoven sia più facile all'ascolto rispetto agli Études De Rythme di Ligeti..che tra l'altro sono comprensibilissimi...no no...affatto.
2008-02-28 15:36:00 UTC
Ho capito la tua domanda... non vuoi nomi come Stockhausen (che è morto) o Boulez (che ha i capelli tutti bianchi)... anche se morti i vecchi decrepiti dei corsi di Darmstadt quelli che compongono "vera" musica contemporanea si contano sulle dita di una mano...

Non si capisce nemmeno perchè o per chi... perchè John Cage ha scritto 4'33'' di silenzio ? Per chi scriveva Charles Ives visto che in vita era un perfetto sconosciuto ?

Non solo... oggi non c'è un grande (come poteva essere Igor Stavinsky fino agli anni 70) o una grande scuola (come poteva essere la seconda scuola di vienna ma anche Darmstadt)... ognuno può fare della musica (e delle sue tradizioni) quello che vuole senza seguire un filo logico... può dissacrarla... qualcuno lo ha già fatto...

Qualcuno, forse afflitto dai sensi di colpa, diventa "neoclassico".

Qualcuno tradisce la sua ispirazione per piacere al pubblico... qualcuno la segue anche a costo di guadagnarsi da vivere in un altro modo... qualcuno cerca di fare tutte e due le cose... qualcuno continua a sperimentare soltanto perchè è stato allievo di Stokchausen... ecc ecc...

Stravinsky parlava di un degrado culturale e morale che aveva a che fare anche e soprattutto con la musica...

"Viviamo in un tempo in cui la condizione umana subisce profonde scosse. L’uomo moderno sta per perdere la conoscenza dei valori e il senso dei rapporti. Questo disconoscere le realtàessenziali è estremamente grave e ci porta infallibilmente alla trasgressione delle leggi fondamentali dell’equilibrio umano".

Abbiamo anche compositori di un certo livello che hanno saputo da una parte rapportarsi con la tradizione dall'altra prenderla a calci (vedi Ligeti).

Altro spunto su cui riflettere è che ormai non si compone più per continuare una tradizione passata ma per rompere con la stessa. La trasgressione a tutti i costi ma anche il macabro pensiero secondo il quale "con la musica si è fatto ormai tutto".

Probabilmente verremmo ricordati (se verremmo ricordati) come delle "menti operanti singole" che avevano poco a che fare con l'era della musica pop. Anzi già succede quando si parla di gente come Ligeti, Berio, Stockhausen e altri.

Poi il perchè lo si fa è anche riconducibile al fatto che alcune persone fin da bambini sentono il bisogno di comporre.
francesco_jsb
2008-02-29 19:55:38 UTC
A me piacerebbe molto che esistesse qualcuno che in questo momento stesse scrivendo vera musica universale, perchè vorrebbe dire che finalmente dopo tanto tempo è nato qualcuno di realmente geniale.

Di solito i veri geni erano fuori del loro tempo, qualcuno sembrava fosse già vecchio (Bach) e invece era eterno, qualcuno era più avanti (Beethoven), ma poi fortunatamente ha trainato in avanti anche i suoi contemporanei, qualcun altro sembrava fosse molto contemporaneo (Mozart), ma in realtà prendeva in giro in senso buono i suoi contemporanei.

Tutti questi comunque hanno in comune il fatto che la loro musica può essere considerata senza tempo e sempre attuale.



Per tornare alla tua domanda, io credo che il nostro tempo abbia perso una sua identità artistica, non c'è un insieme di scuola-tradizione-consuetudini che riescono a definire una contemporaneità nella stesso modo che accadeva durante il barocco o il classicisismo, il nostro momento è stilisticamente così magmatico che parlare di contemporaneitàò non ha più molto senso. Questo in parte è dovuto anche al fatto che mentre in antichità la musica che si poteva ascoltare era quasi totalmente la musica di quel tempo, era fresca cotta e mangiata, oggi fortunatamente non è più così (e come in ogni cosa ciò presenta aspetti sia positivi che negativi) ... in fondo dobbiamo renderci conto che stiamo vivendo in un periodo di decadenza artistica, e con l'abbassarsi della spinta creativa se ne alzano altre.
giovannicarlo
2008-02-29 08:42:11 UTC
Bella domanda, dovremmo nominare dei morti piú che dei vivi....comunque in Italia direi Azio Corghi, Fabio Vacchi e Salvatore Sciarrino, e poi nominerei il 43enne Arnaldo De Felice, ottimo oboista fiorentino e compositore sia di musica strumentale che lirico-teatrale, autore di una "Medusa" che ascoltai 3 anni fa, con molti riferimenti musicali e drammatici al teatro giapponese, e con il personaggio della gorgone suddiviso fra tre interpreti con tipologie vocali affatto differenti con notevole efficacia drammatica.



Ah sei allievo di Arnaldo....l'ho citato con piacere anche se non è ancora, secondo me, a livello di altri, però promette bene, e anche sua moglie Sabine von Walther è un bravo soprano.



Scusa, non so perchè credevo ti riferissi all'ultimo....

Comunque penso che chi compone musica, come chi dipinge o scrive, dovrebbe avere qualcosa da dire, qualcosa che sente dentro di sè e "deve" buttare fuori in una forma o nell'altra: Wagner disse una volta a Parigi (lo ricorda Eduard Schuré nel suo "Wagner, la sua opera e la sua idea") che l'artista crea la sua opera in modo sempre consapevole, ma partendo da ciò in cui crede profondamente, altrimenti la creazione resterà lettera morta...forse è una visione troppo "idealistica" e ottocentesca, ma sta di fatto che se guardiamo alle grandi opere d'arte, e non solo musicali, dobbiamo riconoscere che c'è del vero.

Per chi oggi un musicista scriva è difficile dire...il "mercato" per un compositore contemporaneo non è facile, a meno che non utilizzi vie per nulla artistiche per arrivare al successo mediatico: Maurizio Pollini dice di capire benissimo la frustrazione di un giovane compositore che sa già che la sua nuova creazione ben difficilmente verrà rappresentata e comunque sarà conosciuta solo in una ristrettissima cerchia.

Comunque, interessante quesito, meriti varie stelle!
2008-02-27 22:13:28 UTC
Louis Andriessen,Pierre Boulez,Elliott Carter,Azio Corghi,Henri Dutilleux ,Hans Werner Henze e Magnus Lindberg.

Ho scritto i nomi di alcuni compositori che scrivono musica contemporanea ancora in vita.

Tu che compositori ascolti?



x coloro che hanno scritto max pezzali,renga e così via stiamo parlando di musica classica contemporanea..









Sai,non credo che questi compositori che ti ho elencato scrivano per la massa..

Le dissonanze delle composizioni di musica classica moderna mettono alla prova molte persone...

è più semplice ascoltare un Beethoven,uno Chopin,un Bach...al massimo le persone si annoierebbero.

Ascoltare invece musica classica contemporanea a volte può far pensare a note buttate a casaccio,a una improvvisazione di un bambino che tocca per la prima volta uno strumento..è una musica controcorrente che tanto esce dagli schemi quanto ci rimane,una musica che va contro li vecchio ideale di bellezza...

Non è assolutamente facile,ma a mio parere è molto interessante..
Jackrunner
2008-02-28 15:04:26 UTC
Giovanni Sollima

Steve Reich

Philip Glass

Carlo Boccadoro

Osvaldo Golijov
Zerlina
2008-02-28 13:52:20 UTC
Sciarrino, Sollima, Vlad, Corghi, Tutino...
2008-02-27 21:59:40 UTC
credo nessuno purtroppo...
Landi
2008-02-27 22:18:11 UTC
Sinceramente penso che il 99,9 % della musica che fanno passare alla radio è solo commerciale e non vale la pena di ascoltarla (riciclaggio di mille altre canzoni già composte).

Ci sono molte Band che compongono dell'ottima musica, il problema è che non riescono ad emergere perchè il pop ol'hip hop o il rap fanno più soldi.

Tra le band famose ancora decenti ci sono i Foo Fighters, i Metallica (anche se il loro ultimo album ha fatto un po' pena).

Strano, ma vero, anche James Blunt compone buona musica che riprende un po' dal buon vecchio rock anni'70, mettendoci il suo stile, naturalmente. Anche Giovanni Allevi è un ottimo artista. E non dimenticare I White Stripes, ottimo rock, per niente scontato e banale.

Anche i compositori di colonne sonore per i film sono bravi artisti, questo non è da dimenticare!
nihonjin_tokyo
2008-02-27 22:17:46 UTC
Per pianoforte senza ombra di dubbio Ludovico Einaudi (ti consiglio di ascoltare gli album Giorni,Divenire,Le Onde. Oltremare nell'album divenire uguaglia la bellezza di Beethoven,Mozart,Chopin),Giovanni Allevi(13 dita,singolo Come sei veramente),Michael Nyman(singolo lezioni di piano o The Heart Asks Pleasure First , compone anche per orchestra) ,Yann Tiersen( Le Valsè d' Amelie) sono i migliori secondo me.Voi rimarrete sempre con la concezione di musica classica come qualcosa di antico, polveroso...continuando a sentire temi musicali (bellissimi) ma ormai da tempo fatti e rifatti senza capire che anche la musica classica ha un evoluzione.o volete rimanere sempre ai Bach,Schubert,Mozart etc o gente che li imita????
xFisterx <3 Z.I.
2008-02-27 21:50:07 UTC
dipende per bella musica cosa intendi..ce ne sono un bel po sicuramente
marion
2008-02-27 21:51:00 UTC
Giovanni Allevi
2008-02-27 21:48:10 UTC
renga
Gunbird
2008-02-27 21:48:05 UTC
max pezzali


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