Di Chopin non si può dire niente visto che non l'ha mai ascoltato nessuno e quindi è impossibile fare un paragone; l'unica cosa che si conoscono sono i giudizi degli altri e le testimonianze tramandate di quelli che lo ascoltarono.
Per quanto mi riguarda sono convinto che Chopin e Beethoven non fossero questi gran maestri del suonare, essere bravi a comporre non significa per forza essere dei pianisti eccezionali.
E poi suonavano su strumenti completamente diversi da quelli di oggi, senza contare che non c'era il culto della perfezione come oggi, che nasce prevalentemente dal fatto che oggi ci sono i concorsi e la gente pensa solo a diventare famosa e a non fare errori.
Per il resto trovo pure inutile fare una classifica, ogni pianista ha le sue caratteristiche e peculiarità e suona delle cose meglio rispetto a altre.
Sicuramente i pianisti del primo novecento avevano una tecnica migliore e sapevano suonare con maggiore consapevolezza.
Primo perché c'era una didattica migliore, secondo perché la musica era più vicina alla loro epoca e vivendo una cultura non si può fare nient'altro che capirla meglio.
Tre, oggi i giovani pianisti ascoltano troppe incisioni e troppe esecuzioni, va a finire che suonano tutti uguale e nessuno ha un elemento di unicità, tranne rari casi.
Il più grande pianista vivente è a mio avvisto Pletnev, l'unico che ha una tecnica straordinaria e interpretazioni uniche, fresche e mai senza senso.
https://www.youtube.com/watch?v=CH7z8UryU-c