Domanda:
Per parlare male della musica contemporanea... ?
anonymous
2008-03-05 11:49:57 UTC
ALCUNI UTILI SUGGERIMENTI

Questi compositori d'oggi non sono più come quelli d'una volta. Non c'è più niente da (1) capire, (2) cantare uscendo, (3) godere.
E' come andare a un film dove non si capisce (1) (ma attenzione a non insistere, perché ci sono anche film di successo senza trama, persino in Walt Disney), (2) le parole che dicono (ma attenzione a evitare i paragoni coì film in una lingua sconosciuta, altrimentì può venire in mente che si debba imparare la lingua sconosciuta), (3) chi è buono e chi è cattivo, chi vince e chi perde (ma attenzione a non fare paragoni con la vita, perché anche nella vita di solito è così).
E poi i rumori, che fanno. Dove sono le armonie di Bach (attenzione che i presenti abbiano ascoltato Bach)? Dove la pienezza di Beethoven? Dove il godimento di Debussy (attenzione perché adesso magari si incontrano gli amanti della musica antica che ignorano Debussy e vi portano il discorso su Beethoven con gli strumenti d'epoca).
Vado a casa, accendo la radio. C'è Stockhausen, sono a tavola, mi va di traverso, o Stockhausen o il cibo. Devo scegliere, uno dei due. Sintonizzo su Eros Ramazzotti o su Onda Verde.
Al concerto c'è Mozart (gioia). Brahms (eh, bene). Schubert (mi perderò un po', ma bello). Di nuovo Brahms (non esageriamo). Petrassi (a che momento c'è Petrassi? Arrivo dopo il caffè, o esco in tempo per andare al cinema? Insomma se lo saltassi? No, perché uno non è sempre in vena, ci vuole la sera giusta). Le ho detto: vieni all'opera, cara? M'ha risposto: come sei caro, come pensi sempre a me! Cosa danno? Ho annunciato: Bartók. Purtroppo le è venuto il mal di capo. (Le ho detto: Stravinsky, ha fatto una pausa, e poi: "ah". Le ho detto: Henze; m'ha domandato: "Chi?". Le ho detto: Sciarrino, ha riattaccato).
Perché interessarmi di quello che scrivono oggi, quando posso godermi un bell'Händel? Eß suo quel giornale? Posso dare un'occhiata? Sa, non li compero, perché sono troppo stupidi. No, grazie, non lo porto via, adesso vado a casa, e mi rileggo qualche pagina dei Miserabili. Lei scende a questa stazione? In che direzione va? Ma scherza, no non ho una macchina, anche lei perché si rende schiavo di quella benzina, di quel rumore, di quell'industria che è peggio di quella del disco? Guardi, io fossi in lei farei tutt'altre scelte. La natura, la misura umana. Mi dia retta, guardi che me ne intendo. A proposito: c'è mio cugino che vende un calesse.

Musica Viva, Anno XVIII n.3/4, marzo/aprile 1994
Nove risposte:
the italian
2008-03-06 02:50:46 UTC
Caro menodizero, tranquillizzati, non è l’EDIT 4 dell’altra domanda e scusa se sono stato un po’ legnoso nell’EDIT 3. Voglio seguirti fino all’estremo supplizio, come Paolo Albiani nel Simone.



Ho già messo in una risposta che durante il militare ho portato una bionda coetanea alla 9^ di Mahler diretta da Sinopoli, per fare colpo e con chiari intenti bellici per dopo. Von Clausewitz dice che la guerra è la prosecuzione della politica in altra forma, trai le conclusioni. Ho altresì precisato che ella dormì durante la musica, specie in quel rarefatto finale, contrassegnato dall’ Adagio (cose che fanno solo Ciaikovski nella 6^ e Sciostakovic in qualche sinfonia militare, lo sappiamo, lo sappiamo), contrappuntato bachianamente e affidato ai violini con la sordina: lo stesso Giacomo Manzoni (a proposito, ma perché non citi mai Atomtod nelle tue ‘tirades’ pro-musica contemporanea ??) tra le righe dice che è una palla. Eppure Schoenberg giurava che era la cosa più celestiale che avesse mai udito… sarà perché Mahler gli organizzava i concerti e ci metteva la faccia ? Era una specie di Pippo Baudo ante-litteram, credimi. Una delle cose più tristi dell'avanguardismo è la pratica del meretricio: chi riesce poi lo rimuove, chi cade a metà se lo porta come trauma tutta la vita. Purtroppo, l’innesco del sonno proseguì e il penoso riaccompagnamento a casa su una 126 non fu che il preludio a un infelice sonno; ci vollero tempo e ben altri mezzucci.



La musica come fattore eugenetico, cioè favorente la riproduzione e il miglioramento del patrimonio genetico, è sconsigliabile. Ho già sconsigliato alle coppie in crisi l’Aida all’Arena (pietre calde sotto i lombi, lungaggine, venticello notturno, candeline gocciolanti), suggerendo Gardaland come alternativa. Sconsiglio la musica contemporanea: ululati (hai visto quella parodia nel film di Albanese?), rantoli, 4 minuti e fischia di silenzio, onomatopee beriane, uccelletti e luci eterne, sibili elettronici (ti ho citato en passant i tuoi amati Cage, Messiaen, Ligety e Varèse). Per parlare male della musica contemporanea basta ascoltarla: è un gioco a somma zero, seguimi: se l’ascolti la eviti, se la critichi non ti uccide. Sai che cosa piaceva alle mie coetanee quando ne avevo 18 ? Come trascrivevo l’aria di Pergolesi ‘A Serpina penserete’ o una specie di Allegrotto in Re maggiore che pareva appena uscito dalla penna di un emulo di una controfigura di un allievo minore di Haydn (Michael, non F.J.). Ma forse, come la musica contemporanea, piaceva il mio modo di prendere tutto come se il mondo finisse domani.



Menodizero, ti prego, fa’ una domanda sull’ouverture Egmont o su i Due Foscari, e ti assicuro che spacco il mondo.



EDIT: faccio ammenda. Vedo da alcune domande che il tono degli argomenti sta salendo (cromatismi, i quartetti beethoveniani) e ho appena preso la BA dagli americani per una risposta seria su Butterfly (opera che, fra di noi, detesto).

Finito di festeggiare quella, e non potendo contare su questa, mi preparo a rivisitare la 111, il Graal e il curioso richiamo al cromatismo dell'Aida, altra opera che, credetemi, non amo.
?
2016-12-12 18:22:04 UTC
Bah , anche io me lo chiedo. Magari si riuscirà a mischiare il rap con il black steel , oppure il thrash steel con con la techno , oppure ancora il grunge con l'EBM o con l'commercial in generale, in modo da creare una specie di commercial Grunge .
giovannicarlo
2008-03-06 04:11:34 UTC
Come don Abbondio godo di questa dotta disputa....MNZ e The Italian siete uno spasso, vi ci vorrebbe un ring (non quello wagneriano) per vedere il colpo da KO.

Ma che strani approcci descrivete? la IX di Mahler...al massimo ci stava El amor bruijo! il mio ultimo tentativo (andato a buon fine, ma ormai sono passati anni, mi sono calmato) fu con ristorantino a frutti di mare, poi localino a luci soffuse con Moet & Chandon, qualche verso di Eschilo ben piazzato avendo fiutato la componente intellettuale della de cuius e non ci volle altro...poi arrivó anche il tempo di Mahler.

Per tornare in tono....fra pochi giorni ho in programma una puntata al mio negozio preferito di musica con intenzioni fiere, basta facili melodie, conto di andare su Varèse e Cage, su Barber e Stockhausen, su Ligeti e Nono (Berio é gía ben rappresentato), ma voi mi spoetizzate, mi togliete vigore, mi fate desiderare il ritorno edonistico bachiano e beethoveniano cercando la ventesima esecuzione della 111...

spero che scherziate, altrimenti vi riterró responsabili del mio precoce ripiegamento estetico-cultural-musicale!

Ci risentiremo...
arwen
2008-03-05 13:59:27 UTC
ti dico ke sabato scorso ero al concerto di un quartetto d'archi spagnolo ke eseguiva bartòk, e sto aspettando con ansia il concerto di craig david....è questione di flessibilità mentale.
amataimmortale C LIBERI TUTTI !
2008-03-05 12:42:10 UTC
"...si avvicinò ai merli per considerare un momentino la situazione storica..."

Raymond Queneau da "i fiori blu" - 1965



"Guarda Un Po apre la mente, Guarda Un Po varca i confini, Guarda Un Po muta le prospettive. ... L’Università del Po, sotto l’egida di “Luisa”, Universita delle Scienze Anomale, organizza infatti una sorta di “master” in quattro giorni di spettacoli svitati, lezioni di scienze anomale, performance surreali, incontri patafisici e grande teatro..."
Silvia la Parrucchiera
2008-03-05 11:58:08 UTC
'Questi compositori d'oggi non sono più come quelli d'una volta. Non c'è più niente da (1) capire, (2) cantare uscendo, (3) godere.'



Su qst principio ti dò pienamente ragione.

Devo dire che purtroppo in qst ultimi tempi, la musica che tutti chiamano è solo rumore, casino, parole e frasi senza senso....e una band e un ritmo creato a tavolino...

Tutti gli vanno appresso, li seguono, e canticchiano...ma magari nn capiscono di qll che dice l'autore...

Tanti ormai, anzi quasi tutti, ora copiano, remixano, ripescano vecchie canzoni dell'epoca in cui hanno fatto un successo straordinario, e loro...ci sperano.

Non voglio fare degli esempi x creare discussioni, ma credo che chi legge capisce.

Attenzione, non parlo di tutta la musica, ma di alcuni 'cantanti'.



Ciao
kouros
2008-03-06 17:08:36 UTC
Molta musica contemporanea (ma anche non troppo contemporanea) non ha senso neanche se la suoni in prima persona: resta solo una sequenza di note sullo spartito.

Poi c'è gente che si spaccia per intellettuale affermando lo splendore di questo ammasso di note.
?
2008-03-06 03:28:29 UTC
Per fortuna ci sei tu, MDZ!



Riguardo alla tua domanda, ... bzzz... grrrr... ssshshhs... perchè effettivamente.. tzzzttz.. brrrr.. shhhs.... questo è ciò che penso.



Ah, che tu sappia l'ha venduto il calesse poi?
anonymous
2008-03-05 12:28:08 UTC
Devo dire che il pezzo è molto divertente... temo che, per certi versi, rispecchi anche la verità o, almeno, la verità della maggior parte della gente che si pone nei confronti della musica contemporanea in maniera aprioristicamente critica. Io, ade esempio, apprezzo molto Salvatore Sciarrino e Stravinsky... solo che non dobbiamo cercare - ossessivamente - un paragone con i compositori che li hanno preceduti... la musica è in continua evoluzione... un compositore di musica contemporanea si può ispirare al passato ma non avrebbe certo senso se questo non venisse rielaborato e personalizzato...


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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