Io, invece, non penso che la musica del novecento faccia così schifo. Più che altro, se vogliamo, è il clima in cui sono stati composti certi pezzi che non era per niente sereno e tranquillo... Non si può immaginare un musicista che vive due gurerre mondiali e che compone una sonatina in stile Clementi!!! La sensibilità dei compositori si è adattata agli orrori e ai progressi del secolo scorso. Se ti vuoi rilassare, di certo non andrai ad ascoltarti le avanguardie. Comunque, andando con ordine:
io non trovo la musica di Debussy priva di melodia come dice McFrans. Anzi, proprio il brano che ha citato, la cathedrale engloutie, penso sia uno dei preludi più belli che siano mai stati composti, e non si può dire che non abbia melodia. Chiaramente è una questione di gusti, ma io sono molto felice che sia subentrato Debussy con l'adozione di nuove sonorità e della scala esatonale; è stata un'introduzione illuminante, che dobbiamo a un grande genio che ha avuto il coraggio di non adagiarsi sugli allori e provare a creare qualcosa di nuovo.
Senti qua:) http://www.youtube.com/watch?v=c_NyNHSaF44
Poi, sempre agli inizi del 900, c'è Rachmaninov.
(http://www.youtube.com/watch?v=BKYkssqyYkc)
(http://www.youtube.com/watch?v=haFPBgsgBMw)
Certo non era un innovatore come tanti suoi contemporanei; secondo me è stato un compositore fantastico, che ha ripresentato tutto il percorso della musica romantica dell'ottocento sotto una nuova luce. A lui si devono i concerti n.2-3, che sono probabilmente i brani più difficili mai scritti per pianoforte.
Schonberg è stato un compositore fortemente influenzato dalle vicende politiche-militari del suo tempo. E questo è il risultato: dodecafonia
(http://www.youtube.com/watch?v=fy6t8yXPcSQ)
A coda di schonberg c'è il serialismo, con Buolez e il sopracitato Cage.
Altri pianisti sono Ravel, Bartok, che si occupano della riscoperta del folklore, sperimentanto nuove scale e nuovi ritmi.
(http://www.youtube.com/watch?v=xU0wPS_6XuE)
(http://www.youtube.com/watch?v=J_36x1_LKgg)
Poi, in anni più recenti, a livello pianistico c'è il minimalismo, ma nn rientra più nella vera e propria musica classica.
Insomma, è stato un periodo molto produttivo e molto rivoluzionario, forse anche troppo, ma che secondo me ha rispecchiato in pieno l'atmosfera che si viveva in quegli anni. Può piacere o non piacere, sicuramente la musica del novecento richiede sensibilità diverse da quelle che richiedono Bach o Mozart. Non so se le avanguardie hanno portato a un collasso generale del sistema "musica classica" e l'hanno marchiata con la parola fine. Di certo è che l'hanno cambiata in modo radicale nel giro di pochi decenni. Forse la musica classica è finita sul serio, e la dodecafonia e la musica atonale sono state la fine di un epoca. O forse la musica classica ha ancora qualcosa da regalarci ;)
Dal novecento in poi si sono sviluppati molti altri stili musicali, a partire proprio dal jazz e dal blues, che non sono altro che figli della musica classica. Se anche la musica classica fosse definitivamente morta, ci ha lasciato una progenie numerosa e che è la descrizione della vita e delle mode contemporanee.