Domanda:
Igor Stravinsky - La sagra della primavera?
meno di zero
2007-09-10 04:11:59 UTC
"Il fiasco + solenne dll storia della musica; lo scandalo più brutale; la rivolta + accesa dei puritani e dei passatisti; la difesa + ardente dei pochi intenditori; gli abbagli più incredibili e clamorosi; i fiumi d'inchiostro pro o contro. Ke cosa nn ha suscitato La sagra della primavera ? Certo, quella sera del 29 maggio del 1913, a Parigi, sotto la direzione di Pierre Monteux, si dovette assistere a un evento. Quell'orchestrazione inaudita, quel "fracasso" ritmico e timbrico senza uguali, qll tessiture strumentali fatte apposta per innervosire l'orchestrale più paziente, quell'uso delle percussioni e dell'ostinato che non lascia pace e, soprattutto, quell'uso straordinario, davvero nuovo, della pulsazione ritimica, che corrode all'epicentro la battuta musicale tradizionalmente intesa, eludendo, questa volta per sempre, la dialettica dell'accento forte e debole. Dovette essere un colpo allo stomaco, quella sera, La sagra della primavera...

Conoscete questo balletto vero ?
Sei risposte:
aldan47
2007-09-11 12:35:46 UTC
Complimenti perché leggo finalmente qualcosa di Musica con la emme maiuscola che interrompe quella monotona ridda di domande su Pavarotti, peraltro appesantite qualche volta da considerazioni di goffa mediocrità , prive di vero interesse musicale.

Veniamo alla <>.

Certamente la sera del 28 maggio 1913 nel Théatre des Champs-Elysées è ricordata come la data del formidabile scandalo della rappresentazione della Sagra. Alfredo Casella (noto musicista) che ebbe la fortuna di assistervi racconta che “….. sin dalla metà del preludio si sollevò un tale putiferio da non potersi udire più nulla.” La stessa sorte toccò anche alle successive quattro rappresentazioni. Questa specie di rivoluzione, stando alle cronache, era dovuta però più che alla scioccante novità della musica, soprattutto alla maldestra limitatezza della grafia scenica di Nijinski peraltro sottolineata anche dallo stesso compositore nelle <>. Ciò fu tanto vero che l’anno dopo la Sagra si riscattò clamorosamente con l’esecuzione sinfonica diretta da Monteux , ottenendo un successo enorme ed incontrastato.

D’altra parte il “genio” se c’è non può nascondersi. Ed è stata tanto geniale la Sagra da essere paragonata per importanza alla “Nona sinfonia di Beethoven”, per i rapporti con il passato classico, nonchè per i riflessi che ha avuto sul futuro romantico. A sua volta la Sagra chiudeva definitivamente l’intero ciclo romantico-impressionistico. Strawinski nel comporla escluse a priori ogni nota ed ogni accordo che potesse riuscire gradito all’orecchio, troppo abituato alle risoluzioni del sistema tonale. La durezza della polifonia, resa più intensa da un’orchestrazione specifica, in uno con il violento incalzare del ritmo , stravolsero completamente l’ascoltatore . Fu veramente un evento epocale! Quelle che furono le colonne portanti delle architetture sonore che avevano sorretto la musica dell’immediato passato ,con la Sagra erano state definitivamente abbattute. La sensazione di stridore e delle aspre dissonanze erano dovute ad un nuovo procedimento armonico consistente nell’accumulazione in senso verticale di accordi diversi ed indipendenti ( c.d.poliarmonia) in contrapposizione alla politonalità consistente nella sovrapposizione di più melodie di tonalità diverse. E’ interessante a questo punto notare la coincidenza di questo procedimento con il cubismo in ambito pittorico, sorto quasi contemporaneamente. Anche questa corrente, in antitesi con l’impressionismo, ristabilì il senso del volume e della massa concretandosi in una compenetrazione simultanea di valori plastici che, in precedenza, avrebbero trovato posto solo in quadri multipli, anziché in uno solo. Per averne un’idea basta evocare un quadro di Picasso o di Braque per percepire anche visivamente ciò che era accaduto in musica con la Sagra della primavera.

Il ritmo, perno fondamentale del dinamismo della Sagra, venne sviluppato e potenziato all’infinito con il procedimento del “rubato”ritmico, già usato in <>. Questo procedimento fu intensificato durante tutto il lavoro , dove ogni battuta fu caratterizzata da un ritmo diverso dalla precedente e dalla seguente. Per la prima volta nella storia della musica con la Sagra della primavera il ritmo assurgeva al ruolo di elemento tematico costruttivo e non di solo sostegno.

Per cocludere è doveroso un accenno all’orchestrazione che fu altrettanto rivoluzionaria rispetto agli altri elementi della Sagra. Strawinski usò un’ orchestra di tipo Wagneriano con un organico mastodontico, ma con intenti diversi da lui. In Wagner, ed anche in Richard Strauss, l’accumulazione di mezzi fonici era funzionale ad un desiderio di potenza e di intensità sonora; in Strawinski era in funzione della purezza dei timbri e degli incessanti contrasti. Tuttavia l’uso strawinsckiano dell’orchestra “monstre” ne determinò anche l’immediato abbandono.

Il Jazz che si andava diffondendo in Europa (specie in Francia) in quegli anni dimostrò come si potevano ottenere molteplici effetti con piccoli organici, soprattutto composti con nuovi criteri di formazione. Si vide allora la sterilità dell’orchestra mastodontica in senso Wagneriano ed il rendimento assai maggiore dei piccoli complessi cameristici. E’ così che la tecnica Jazz iniziò la sua rivoluzione strumentale anche nel campo della musica cosiddetta “colta”. Da allora infatti né Strawinski né altri compositori importanti, fecero più ricorso a queste enormi masse strumentali.

Perdona la lunghezza, ma era necessario rispondere con impegno ad una domanda così interessante.

Accendo la stella.
Palmiro T
2007-09-10 06:19:13 UTC
Un capolavoro di tutti i tempi al pari della corale di Beethoven o del requiem mozartiano.
2007-09-11 01:34:31 UTC
è un pezzo meraviglioso, stravinsky è stato un grande compositore che ha saputo allontanarsi dagli stilemi della musica prettamente classica, avvicinandosi a quei generi che hanno sonorità completamente diverse, ed è per questo che il pubblico parigino rimase sconcertato dalla prima esecuzione.

la poliritmia, l'allontanamento dall'armonia, dalla melodia, la sovrapposizione di ritmi diversi, lo avvicinano ai ritmi africani fino a spingersi al jazz dove il ritmo è fondamentale, e non è secondario all'armonia.
2007-09-10 04:58:53 UTC
L'aperto richiamo alla Russia pagana è evidente nel "Sacre", richiamo oltre alla civiltà dell'uomo moderno, iconoclasta rispetto alle forme tradizionali. Stravinsky vuole ricreare un mondo barbarico e primitivo in un clima pagano che a volte sfocia in una ridda demoniaca. La potenza e la ricchezza d'espressione sono sconvolgenti. Un capolavoro assoluto, una pietra miliare nella storia della musica del XX secolo.
2007-09-10 05:07:12 UTC
Le Sacre du printemps al suo primo apparire innescò una vera e propria rissa... credo che lo si possa definire il più grande fiasco di tutti i tempi... ma ha segnato anche la nascita della musica moderna... ascoltarlo adesso è tutt'altra cosa... nessuno ne rimarrebbe così impressionato come allora!
mirymitica
2007-09-10 04:16:03 UTC
i love dance....

cmq date un kkiatina qui:https://answersrip.com/question/index?qid=20070907041651AABAcfD


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