Io (spero) tutti...se esiste ancora un minimo di buon senso collettivo (e un po' di buon gusto).
Il metro di giudizio è uguale rispetto al passato? Secondo me no...direi che gli estremi, il minimo "sindacale" ed il minimo preteso invece da un professionista di livello si sono ampliati. La forbice si è allargata. Nel senso che da un lato ci si accontenta (molto più di una volta) del musicista "medio" (altrimenti non ci spiegheremo CERTI strani fenomeni di notorietà improvvisa) e gli si attribuiscono meriti spropositati (in passato venivi considerato un bravo dilettante ...e morta lì!) e, dall'altro, si pretende moltissimo (issimo issimo) ad alti livelli; facendo un discorso più in generale (non solo pianistico) la questione della tecnica strumentale, ad esempio, ha raggiunto livelli sconcertanti, vuoi il miglioramento "meccanico" degli strumenti, vuoi le nuove tecniche di studio...in giro c'è gente che fa letteralmente paura (in senso positivo)!
Se poi in particolare vogliamo parlare di quale sia il metro di giudizio nel nostro povero paese al momento. Beh...torniamo a toccare note dolenti. E, a riguardo, quoto da una mia precedente risposta:
In Italia (ma non solo) "...se suoni il pianoforte sei un pianista classico, se componi il jingle per una pubblicità di successo sei un compositore e se poi non riesci a raggiungere da solo lo sgabello del pianoforte, e ti ci devono accompagnare, e ti presenti sul palco in felpa e Converse spaiate...allora sei un genio!"