Domanda:
intervalli giusti?
venanziotorres
2007-10-04 13:56:26 UTC
Su Yahoo answer mi imbatto alcuni giorni fa nell' affermazione seguente:"....se consideriamo la scala di DO minore naturale (nè melodica nè armonica) allora la settima giusta è il SIb
la settima minore è il SIbb (LA), la settima diminuita diventa un LAb...."
affermazione approvata anche da qualche maldestro answeriano. Premesso che quando si dice Sib si definisce semplicemente il grado di una scala, in questo caso il VII, e non un intervallo, qualcuno sa dirmi, ammesso che ce ne siano, quali sono gli intervalli giusti oltre alla 4°, 5°, 8° e unisono (che intervallo non è)?
Sei risposte:
anonymous
2007-10-04 20:51:03 UTC
caro venanzio sono doverosi dei chiarimenti.

Dal momento che la domanda posta da Ambruksa era: "perchè questo accordo è una settima diminuita?" ho subito esordito dicendo che non poteva esserlo poichè tale accordo sarebbe stato DO MIb SOLb SIbb.

chiarito questo, il seguito del mio intervento era volto a cercare di capire perchè qualcuno potrebbe (erroneamente) intendere l'accordo citato come di 7a diminuita.

Magari, ho pensato, Ambruksa ha pescato tale accordo da una qualche fonte poco rigorosa (il web ad esempio ne ne è pieno) in cui gli si dava l'appellativo di "7a dim." il web è ricco di strafalcioni di questo tipo ed è anche consueto trovare un FA# utilizzato come SOLb.

Ho quindi cercato di spiegare perchè "qualcuno" potrebbe chiamare in tal modo l'accordo.

in DO min naturale il VII grado è un SIb, allora quel "qualcuno" potrebbe intenderla come 7a dell'accordo di DO, il SIbb risulterebbe una /a minore e il LAb sarebbe (per lui) la 7a diminuita.



Eccesso di zelo per voler a tutti i costi giustificare un'informazione che a me è sembrata subito erronea?



Ho poi aggiunto "FORSE in questo caso è di 7a diminuita" e ho comunque ribadito la definizione "classica" di accordo di settima diminuita.



chiarita (almeno spero) la mia risposta ad Ambruska, voglio spiegare un paio di cosette a te:



1) sappi che anche la musica, come la scritture, come tutte le forme d'arte, come persino il linguaggio si sono evoluti nel tempo (non necessariamente e non sempre in senso migliorativo).

peur rimanendo un fervido sostenitore della musica "colta" e delle ferree regole dell'armonia classica, non si può rimanere ciechi difrone a i nuovi codici sviluppatisi con la musica moderna (che d'altronde non sempre è sinonimo di "peggiore"). Ti consiglio quindi di approfondire questi aspetti.

(altrimenti sarebbe come continuare a fare della matematica con i soli numeri naturali, negando l'esistenza di insiemi più ampi come gli interi, i razionali, i reali, i complessi o addirittura il corpo dei QUATERNIONI, di cui se vuoi un giorno ti spiegherò la natura)



2) un primo approfondimento sulla nomenclatura utilizzata in tali contesti riguarda il fatto che con Vii si intende il settimo grado della scala se scritto in numeri romani, mentre con 7a si indica una delle voci dell'accordo (così come la terza, la quinta, la nona, l'undicesima, la tredicesima, ecc) il che ha sicuramente analogiecon gli intervalli in quanto si tratta della distanza dalla fondamentale dell'accordo.

ma c'è di più, gli accordi (che ormai vengono indicati con delle sigle) prendono dei nomi che possono risultare ambigui ad un occhio profano.

ad es. per l'accordo di7a si intende l'accordo con 3a maggiore, 5a e 7a minore (mentre bisognerebbe chiamarlo di 7a minore). la 7a maggiore deve invece essere specificata nella sigla (es. Cmaj7) ma spesso si può addirittura omettere in quanto nel jazz non esistono praticamente più accordi di 3 note (triadi) allora se si dice "fammi un do" il musicista suonerà un DO maggiore con la settima (maggiore) il SI (anzi spesso anche con 9a e 6a).



3) un accordo di C° (o anche Cdim) è formato dalle note DO-MIb-SOLb-SIbb ma nel gergo parlato si usa LA invece del più prolisso SIbb in quanto ineressano le singole note non tanto la loro giustificazione armonica. Tale accordo può infatti trovarsi non necessariamente utilizzato come VII grado di scala minore armonica ma in moltissimi altri contesti (spesso è utilizzato come accordo di 7a b9 oveero potrebbe essere un F7/b9, un Ab7/b9, un B7/b9, un D7/b9, oppure come semplice passaggio cromatico postposto al Cmaj7 come nelgli Anatole).



4)ti dirò di più: l'accordo proposto da Ambruska, interpretato in chiave moderna, (senza ricorrere al m trucchetto del rivolto) sarebbe stato un C- 5+/11# ("ddo minore quinta più, undicesima diesis") anche se il LAb dovremmo chiamarlo più correttamente SOL# (vedi punto 3)



4)per quanto riguarda gli intervalli, di solito (in questo nuovo mondo) vengono definiti sulla scala maggiore a partire dalla tonica: DO-RE (2a desueto, più consueto 9a giusta perchè può essere alterata # o b), DO-MI (solo terza maggiore o minore se MIb), DO- FA (4a e se alterata è 11a#), DO-SOL (quinta giusta, può essere alterata # o b), DO -LA (6a, se alterata 13#), DO-SI (7a, se DO-SIb 7a minore, se DO-SIbb diminuita e coincide co la 6a)



anche se posso essere daccordo sulla minore precisione della notazione moderna rispetto a quella tradizionale, chredo che la rinuncia ad un po' di rigore formale possa a volte andare a vantaggio di una certa rapidità comunicativa.





concludo consigliando ad alcuni answeriani un po' più di umiltà e un po' meno di spocchia: volenti o nolenti il mondo va avanti, cambia ed è sempre rischioso restare chiusi su posizioni troppo conservatrici!



scusate lo sfogo.
luca
2007-10-04 23:26:11 UTC
Nessun altro, l' avevo notato anch' io. Tu hai risposto correttamente, ma la ragazza (in una sua domanda successiva ero tornato sull' argomento) intendeva scrivere DO MIb FA#(SOLb) e LA (non LAb).

Comunque quello dell' armonia è un mondo soggetto a variazioni per consuetudine; in questo la cosiddetta "armonia Jazz", sostenuta da una quantità di didatti improvvisati e da una pletora di pubblicazioni fasulle, ha aumentato di molto la confusione.
anonymous
2007-10-05 12:54:24 UTC
non c'è ne sono. sono solo quelli!!
anonymous
2007-10-05 11:13:36 UTC
alterata di un ottava
anonymous
2007-10-04 21:00:49 UTC
non ce ne sono. e poi do si bemolle è settima minore non giusta e poi do la bemolle non è una settima ma una sesta minore la settima diminuita è do - si doppiobemolle che non è la stessa cosa che dire do- la (naturale non bemolle al max), quella persona è molto confusa.
marta
2007-10-04 20:59:23 UTC
si... la penso esattamente come te...


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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